giovedì 4 giugno 2009

SCALARE IL TUNNEL



Lo sconforto mi sta divorando.

Mi sento come chi ha fatto tutte queste scale, piano dopo piano, scalino dopo scalino per arrivare in cima, e scoprire, che le cose non sono come uno le ha sempre viste e sognate. Ti godi per un attimo l'ebrezza della vetta, guardi giù, pensi di vedere tutto dall'alto e invece scopri che ogni cosa è sotto sopra. Scopri che quello che credevi reale è in realtà un'illusione. E l'illusione è l'illusione che stai vivendo un'illusione. Una vertigine, un leggero capogiro ti disorienta e non sai più cosa stai vedendo, chi sei, dove sei. Poi prendi coscienza e realizzi, accettandolo, che quello dove ti trovi è ancora «il sotto di qualcosa», senti che sei sprofondato giù, che hai ritoccato il fondo, che la tua era una salita verso una vetta irraggiungibile. Scopri che quello che ora rimiri è un tunnel, e in fondo al tunnel, che prima pregustavi come un abisso, c'è invece, una nuova vetta, un nuovo picco, da scalare. Ti crolla tutto, perché quello che da dove eri Partito, quello che per tanti anni è stata la propria base, la cellula di tante lotte, la casa dei propri ideali, dei propri valori, dei propri diritti... ora è stato rovesciato. È Stato... messo sotto sopra.
Povera Patria, povera Costituzione, povera Giustizia, povera Libertà, povera Democrazia...


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