
Sette le note, sette i colli e le celesti sfere, da ammirare tutte le sere
da suonare all’infinito, da contare con un dito.
Sette i saggi, sette le Meraviglie, sette i peccati che ci assomiglian,
di ogni colore senza contorni, di un arcobaleno per sette giorni.
Conta i pianeti, conta gli accordi e la settimana
conta i suoni di ogni campana
conta i peccati, conta i colori e i sacramenti
ma non contare mai gli anni dei presenti.
Sei le facce del cubo, sei-sei-sei (666) contro ogni Setta e i falsi Dèi
del Creato finito il sesto giorno, del Re e della sua stella per il nuovo ritorno.
Sei gli alveari, sei le melliflue celle e l’esagramma dell’I Ching che muta ribelle
del matrimonio senza mestizia, dei pitagorici e della giustizia.
Conta il Sigillo, conta le Squadre e i Compassi
ma non contare sui semi sotto i sassi;
conta i Profeti, conta gli assatanati e i Mutamenti
usa la KaBaLa e i suoi procedimenti.
Cinque le dita, cinque i sensi, più se li conti più se ci pensi;
più del Pentagono più della Stella, più del pentagramma, più della iella.
Cinque i Libri sacri, cinque la Terra nella quintessenza che ci sotterra
di ogni uomo i suoi prolungamenti, delle popolazioni nei grandi continenti.
Conta gli arti, conta le dita per tutti i sensi
conta le righe per i suoni immensi
conta gli Anelli Olimpici, conta le razze multicolori
diventa campione e mettiti in gioco per non vincere ori.
Quattro i semi e gli elementi da puntare con le carte e gli esperimenti;
della famiglia e dell’eterna Gaia: infanzia, gioventù, maturità e vecchiaia.
Quattro le stagioni e i punti cardinali, dei quarti di Luna per i lupimannari,
per ogni incrocio da attraversare, per ogni viaggio per i quattro mari.
Conta gli Evangelisti, conta le fasi e i venti
per toccare nuovi porti con altri adepti attenti;
conta i semi nel gioco, conta gli assi e i pilastri
usa la bussola, ma orientati con il fuoco degli astri.
Tre le Grazie e il numero perfetto, tre il triangolo e la forma del gentil sesso
tre alla partenza prima del via, tre i “mea culpa” sul petto e così sia.
Tre i Re Magi, tre i regni d’Egitto, la Trinità nel nome di Cristo;
tre i processi in ogni azione finita, leggi la Divina Commedia... è la vita.
Conta i colpi alla porta, conta le Parche e il divino
conta Giuseppe, Maria e Gesù bambino,
conta passato, presente e futuro, conta parecchio
vedere il mondo con il terzo occhio.
Due gli opposti, due i punti per retta, in ogni duello e nell’usa e getta
di ogni se stesso dentro lo specchio, del bianco del nero, del pozzo e del secchio.
Due le facce, due i sessi nell’accoppiamento e negli amplessi,
di ogni moneta lanciata nei campi, sinistra-destra, giorno-notte, entrambi.
Conta il binario, conta il duetto e il riflesso
in ogni doppio... conta il proprio «se stesso»;
conta i binomi, conta i bis e i gemelli
viva le unioni così come i matrimoni senza gli anelli.
Tutti per Uno ... Uno per tutti, vien sempre il primo, poi belli, brutti, ...
“Essere o non essere”, “Penso, quindi Sono” unità, singolo o Mono.
Uno il perno, uno il punto... colonna del mondo senza nessun congiunto.
Una la morte, uno l’inizio e il Sole, uno il solitario e la zitella senza prole.
Conta per prima, conta il pre e il primogemito
del Nume in ogni principio sempre congenito;
conta l’asse, conta il single e chi è solo
viva tutti i numeri e VIVA IL LORO RUOLO.
5 commenti:
Sette sono le parole che dico a Te.
Intelligente: Eretto: Avventuroso:
Dizionario volante: Fantastico:
Vai in rime: Mi appassioni:
Il tutto da Lolita
Saluti e baci.
Ma quanto mi stan simpatici quelli che danno i numeri, con arte, poi..!
Secondo me, se Branduardi leggesse questa meraviglia, ci canterebbe sopra.
Buona domenica, Fra'
Siete entrambe adorabili, ma riesco a trovare solo un termine all'altezza delle vostre dolci e belle parole: “Grazie”, di cuore ;-**
che bel conto alla rovescia !!!
Ma(r) razzo parte ?
Bravissimo!
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