giovedì 29 marzo 2012

Ment(r)e

Nella mente


In men che non si dica 
nemmen l’ho scritto!


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Scrivere contraddicendosi: mentre lo stavate leggendo, neppure lo avete notato.

domenica 18 marzo 2012

LASCIA IL SOGNO

Il Dj di “Radici nel cemento”?


Ho fatto un sogno
abbaiavo al sole
senza trovare le parole
e non mi vergogno.


Ho fatto un incubo
schiacciavo un pisolino
e perdevo un dentino
sbattendo al tubo.


Ho fatto una mezza dormita
ero un Dj in erba
fumavo pure il cruciverba
poi e finita.


Ho fatto un dormiveglia
che cazzo voglia dire
non so capire
presto prenderò una sveglia.


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Non è un Haiku, non è un Maltusiano, non è una Bosinada, non è un Efìmnio, ... ma sì, sì, è chiaro a tutti, è un ABBA (del resto la musica che gira sui piatti ne ha lasciato il segno).

martedì 13 marzo 2012

LA COSA - IL CASO - UN CAOS




Non cercare altrove
quello che ti appartiene
perché è dentro di te.
Riconosci quel che sarai
e vedrai ciò che sei.


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Un b(r)uco non sa che diventerà una stupenda farfalla, ma dà la vita per divenire altro (o per non cadere in fallo).



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martedì 6 marzo 2012

Volevo fortissimamente Volevo





Volevo parlare al vento
e tirare giù il firmamento
pagare a tutti pegno
e battervi le mani
ma non sono ancora degno
del mio domani.


Volevo restare un fiore
e diventare un colto precettore
tagliare le mie radici
e tirar fuori le ali
ma ho inforcato solo bici
senza pedali.

Volevo giocar d’astuzia
e sparpagliare la minuzia
abbracciarvi tutti quanti
e buttare giù Filistei e colonne
ma ho disprezzato i santi
figurarsi le madonne.

Volevo dar voce a voi
senza escludere amanti, moglie e buoi
far castelli in aria
e andare contromano
ma la mia vita sedentaria
mal sopporta il divano.

Volevo sputare in cielo
smettere di radermi contropelo
saltare giù ad occhi chiusi
e nascondere il cerino

faccio progetti pii e astrusi
ma resto sempre cretino.

Volevo 
inventare un gioco
e buttar parecchia acqua sul fuoco
stringere a tutti il collo
e a fare gli scongiuri
ma dei miei giorni sicuri
ho perso l’autocontrollo.

Volevo cambiare il mondo
e saltellare nel vostro girotondo
pagarvi con il baratto
e ascoltare ogni sospiro
ma son diventato matto
a prendervi tutti in giro.


Volevo fissar
 farfalle
nell’elettrico Moulin Rouge a Pigalle
oppure diventare un santone
senza suonare il violino
ma ora ho questa canzone
che ha un refrain cretino.

Volevo ascoltare la gente
e imparare a non far niente
 
parlare a denti stretti
e raccontare barzellette
ma a far satira ci rimetti

non paghi le bollette.

Volevo diventare grande
e spruzzar profumi e lavande
 
vivere come uno sceicco
e non giocare la cinquina
ma sono finito a picco
scolandomi la cantina.


Volevo disegnare fumetti
e dire “Chi la fa, l’aspetti

passare per un nuovo eroe
e fare il librettista
ma ho scritto come Poe
e l’Opera non s’è vista.


Volevo sognare ad occhi aperti
e non credere ai referti
uccidervi scientificamente
e saltellare sulla Luna
ma il mio fantasticar silente
non vi porterà fortuna.

Volevo passare alla storia
e ridere e far baldoria
 
evitare ogni ambasce
e farla pagare agli scaltri
ma son rimasto in fasce
i cresciuti siete voi altri.