sabato 15 novembre 2014

TRE LUSTRI SIGNORI: Schnitzler-Kubrick-Freud

[La] giornata cominciava a quell’ora. Dietro la finestra di un caffè, (15-IV DS) / proprio vicino a casa, un giovane avvocato gravemente ammalato (VI-15 DS) / le mani dei genitori si incontrano sulla fronte amata (I-15 DS) / [pal-]lida. Ma si dominò, sentendo che quel suo stato d’ani-[mo] (15-V DS) / quasi sinistro. Fridolin la chiamò ancora una volta e più (V-15 DS) / [sul suo] cuscino, qualcosa di scuro, di delimitato, come le linee (VII-15 DS) / [presso il] letto del padre. (15-II DS) / Il volto del morto era in ombra, ma Fridolin lo conosceva (II-15 DS) / «Non si può mai sapere, una volta o l’altra toccherà anche a me. (15-III DS) / [come se] fosse giunto a una meta a lungo cercata, entrò in un (IV-15 DS) / cuore e si sentiva malissimo; promise che sarebbe anda-[to] (15-I DS) / a dormire, e s’incamminò attraverso il parco del munici-[pio] (III-15 DS) / senza rendersi conto che quell’affermazione poteva essere una bugia: (15-VI DS) / [«nessun sogno» disse egli con un leggero sospiro «è] interamente sogno». (15-VII DS) / “È un bene essersi destati dai propri sogni e che sarà meglio rimanere svegli a lungo” (15-15 EWS).

firmato
@Ninninedda

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Diconodioggi e Pagina99we - 15 novembre 2014

Foto di Pagina99we (Anno 1 N. 68 - 15/21 novembre 2014)
lanciata su twitter da Cristina Maselli @coseinvisibili



Dal 22 febbraio 2014 mi sono messo a giocare con Diteci di oggi. 
Sopra il mio 27° contributo che ha trovato spazio sulla pagina 46 di Pagina99we. 
Qui lo schema e le regole del gioco lanciato da Antonella Sbrilli su Diconodioggi

Questa volta il tutto nasce da un doppio contorcimento mentale. Il riferimento al romanzo “Doppio Sogno” di Arthur Schnitzler e al film di Kubrick “Eyes Wide Shut” è tra le righe. Dalla copia del libro dell’autore austriaco che tratta di fantasmi dell’inconscio e delle pulsioni sessuali (e qui interviene Freud, come terzo incomodo) ho preso a prestito le sue esatte parole e ho intessuto il tutto per rispettare le regole del gioco.

Il pezzo è costruito con le quindicesime righe del testo d’apertura dei sette capitoli nel verso di lettura [Primo capitolo (I) - Prima 15ma riga] e, rigirando il libro (doppio senso di lettura), il testo di chiusura delle ultime quindici righe [ultima 15ma riga - ultimo capitolo (VII)], che rilette dal basso in alto formano altre sette righe (quindi 14 righe*). Ho montato il tutto in modo da ottenere una lettura che avesse un senso, e alla fine ho aggiunto una frase dal film di Kubrick, la quindicesima di questa doppia elica, a chiusura del tutto.

* Le parole tra parentesi quadre sono aggiunte reali del libro, necessarie per la costruzione delle frasi.

Queste le righe così come sono state prelevate dal romanzo.
Doppio sogno:
le mani dei genitori si incontrano sulla fronte amata (I-15 DS)
Il volto del morto era in ombra, ma Fridolin lo conosceva (II-15 DS)
a dormire, e s’incamminò attraverso il parco del munici-[pio] (III-15 DS) 
[come se] fosse giunto a una meta a lungo cercata, entrò in un (IV-15 DS)
quasi sinistro. Fridolin la chiamò ancora una volta e più (V-15 DS)
proprio vicino a casa, un giovane avvocato gravemente ammalato (VI-15 DS)
[sul suo] cuscino, qualcosa di scuro, di delimitato, come le linee (VII-15 DS)  

[«nessun sogno» disse egli con un leggero sospiro «è] interamente sogno». (15-VII DS)
senza rendersi conto che quell’affermazione poteva essere una bugia: (15-VI DS)
[pal-]lida. Ma si dominò, sentendo che quel suo stato d’ani-[mo] (15-V DS)
[la] giornata cominciava a quell’ora. Dietro la finestra di un caffè, (15-IV DS)  
«Non si può mai sapere, una volta o l’altra toccherà anche a me. (15-III DS)
[presso il] letto del padre. (15-II DS) 
cuore e si sentiva malissimo; promise che sarebbe anda-[to] (15-I DS) 

Eyes Wide Shut:
“È un bene essersi destati dai propri sogni e che sarà meglio rimanere svegli a lungo” (15-15 EWS).

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