lunedì 27 ottobre 2014

BRANCHI E BANCHI

Jack è a pancia in giù sul prato. Posa lo sguardo sui verdi fili e scopre al disotto intense frenesie in un ruscelletto piceo. Spidocchia gli intricati steli e nei suoi occhi prende vita un sottile via vai infinito: “Un popolo di formiche” che riga dritto in fila indiana. Un terremoto sgambettante in un piccolo branco di creature eusociali. Osserva e riflette. In classe, la vecchia metafora della formica e della cicala di Esopo, gli ha aperto gli occhi su come vanno le cose nella vita. Ha capito cosa vuol dire organizzazione, risparmio, modestia, vanto, sperpero, spreco, riserva, scorta, silos. Parole nuove, dal significato integro, disponibili e funzionali che può fare proprie e aprirsi a nuove considerazioni sugli altri.
Ha riconosciuto il carattere da cicala del suo compagno di banco, Samuele, il grande fanfaronne! L’amichetto spaccone di origine ebraica che in una botta sola mastica tutte le gomme del pacchetto, per non offrirle a nessuno. Così come riconosce la parsimonia e la lungimiranza di Dora la sparm-iosa, l’amichetta del cuore. La sua ossessiva meticolosità nel tenere chiusi i tappi dei pennarelli che non utilizza mentre disegna. Colori che consuma a fiumi sui suoi album, zigzagando con le punte in un’ancestrale esperienza di ricche tavolozze dalle chiassose tonalità. Quasi sempre immagini di variopinti pappagalli Ara dai colori sgargianti verde, giallo e rosso. I semafori della foresta amazzonica, qui utili a dirigere quel traffico intenso!
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Dal 22 febbraio 2014 mi sono messo a giocare con Diteci di oggi. 
Sopra il mio 25° contributo non apparso sulla pagina 46 di Pagina99we. 
Qui lo schema e le regole del gioco lanciato da Antonella Sbrilli su Diconodioggi

Diconodioggi e Pagina99we - 25 ottobre 2014

2 commenti:

ORACOLO DI ZED ha detto...

Mi hai regalato delle bellissime letture. Grazie!

NostraDannus ha detto...

:) passo a trovarti.