– Jack,
dove sei? Jack... Jack!
Frank
si aggiunge alle voci di Kristin.
– Jack?
Rientra!
La
voce del padre è più perentoria nel sogno. Infatti, Jack rientra in sé. Il
classico rientro da esperienza OBE. Si sveglia di soprassalto sfregandosi gli
occhi, si guarda intorno smarrito e prende coscienza di trovarsi su in collina,
da troppe ore. Si alza e inizia a correre giù con la bicicletta a gambe divaricate
come nel film «Butch Cassidy & Sundance Kid». Vola giù divertito assecondando
a memoria le curve. Non si cura della strada, anzi chiude gli occhi e immagina
di essere un piccolo aereo. Con il vento in faccia prende coraggio e,
sopraffatto dall’ardire, si sente un uccello dalle possenti ali, è più poetico.
Il suo sogno è volare. Vola verso le nuvole che rigonfiano l’orizzonte. Vola verso
quell’intenso schermo bianco, proietta il suo mondo e sogna. E più sale, più scende precipitoso a valle
verso il suo mondo reale. E più vola in cielo, più continua a sognare. Finché
non giunge a casa, apre gli occhi e si ferma.
Lentamente
davanti ai suoi occhi appare la poesia di Garçia Lorca.
“Chi
cammina s’intorbida.
L’acqua corrente non vede le stelle.
Chi cammina dimentica.
E chi si ferma sogna.”
L’acqua corrente non vede le stelle.
Chi cammina dimentica.
E chi si ferma sogna.”
Ora è casa, qui con i suoi, ma le sue ali saranno sempre lì, in cielo.
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Diconodioggi e Pagina99we - 6 settembre 2014
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Foto di Pagina99we (Anno 1 N. 58 - 6-12 settembre 2014) lanciata su twitter da @Atrapurpurea |
Qui lo schema e le regole del gioco lanciato nella settimana precedente
da Antonella Sbrilli su Diconodioggi
Dal 22 febbraio 2014 mi sono messo a giocare con Diteci di oggi.
Sopra il mio ventesimo contributo apparso sulla pagina 46 di Pagina99we.
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