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Francois Robert |
Sogghigni felice
paura terrena e turpe già dici:
“Vetusta la pena
che triste v’adombra
in questo silenzio di calma” nell’ombra
del gramo supplizio.
Maliarda presenza
di nero presagio il pio sortilegio
è grigia presenza
oscura, ambigua,
e il turpe momento d’un noto spavento,
grida... grida: “Tregua!”
Pietà! ... l’ossessione
rannicchia le membra, nella contorsione
la mente mia sembra
un’ardua malìa,
un crudo tormento che regna la veglia
ed il sonno-lento.
Malferma degenza
d’improvvida sorte non serve esser forte
in tua presenza,
finanche tu porti
lontano nel vento il vecchio sgomento...
già morto fra i morti!
3 commenti:
il fascino della morte.
Eh, guarda, non me ne parlare.
ma un supplizio peggiore
conturba la mente
a chi d'esser morto tra i vivi
diventa cosciente...
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